Pelle È l'organo più grande del corpo umano; copre circa due metri quadrati negli adulti e rappresenta l'8-16% della massa corporea totale. È essenziale riconoscere che la pelle è un'interfaccia dinamica tra il corpo e l'ambiente. Il tegumento forma una barriera continua che limita la perdita d'acqua transepidermica e blocca l'ingresso di agenti chimici e microbici. Attraverso la sua rete di ghiandole eccrine e la vascolarizzazione cutanea, regola la temperatura interna mediante raffreddamento evaporativo e il flusso sanguigno periferico.
Di cosa è composta la pelle?
La pelle è organizzata in tre strati contigui che differiscono per struttura e funzione. Lo strato più esterno, l'epidermide, è un epitelio squamoso stratificato spesso 0.05 mm sulle palpebre e fino a 1.5 mm sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. È composto da quattro o cinque sottostrati di cheratinociti che progrediscono dallo strato basale mitoticamente attivo allo strato corneo cornificato. I lipidi secreti nello strato granuloso formano una barriera idrofobica che limita la perdita d'acqua transepidermica e impedisce l'ingresso microbico. Il rinnovamento dell'epidermide avviene ogni 28-40 giorni, con la migrazione e la differenziazione delle cellule basali, che poi desquamano dalla superficie.
Sotto l'epidermide si trova il derma, uno strato fibroelastico spesso 1-4 mm che conferisce resistenza alla trazione ed elasticità attraverso l'intreccio di fibre di collagene ed elastina. È suddiviso in derma papillare superficiale e derma reticolare profondo. Le ghiandole eccrine rilasciano una secrezione sierosa ipotonica che media la termoregolazione; le ghiandole sebacee producono sebo, una sostanza oleosa che mantiene il pH superficiale della pelle e le difese antimicrobiche.
Lo strato più profondo, l'ipoderma, è costituito principalmente da adipociti intrecciati con tessuto connettivo lasso. Lo spessore del tessuto adiposo varia a seconda della sede corporea e dello stato nutrizionale, fornendo isolamento contro la perdita di calore, ammortizzazione meccanica e una riserva di trigliceridi che possono essere mobilitati per il fabbisogno energetico sistemico.
Nel complesso, questi tre strati regolano la temperatura corporea tramite la vasodilatazione o la vasocostrizione dei vasi dermici e la secrezione di sudore evaporativo, sintetizzano la vitamina D dal 7-deidrocolesterolo sotto esposizione ai raggi ultravioletti-B e forniscono la discriminazione sensoriale tramite terminazioni nervose incapsulate e libere.

Perché la pelle ha bisogno di protezione?
Le radiazioni ultraviolette, l'inquinamento, il fumo di sigaretta e i ripetuti traumi meccanici danneggiano i lipidi epidermici e le proteine della matrice extracellulare. Questi insulti portano alla perdita di acqua transepidermica, all'infiammazione, alla frammentazione del collagene e all'accumulo di mutazioni del DNA. L'esposizione cronica ai raggi ultravioletti è il principale fattore ambientale della carcinogenesi cutanea. I fotoni UVA e UVB generano dimeri di ciclobutano-pirimidina e fotoprodotti 6-4; quando queste lesioni sfuggono alla riparazione per escissione dei nucleotidi, innescano mutazioni in TP53, CDKN2A e altri geni oncosoppressori, aumentando il rischio di carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare e melanoma. Il fumo di tabacco rilascia idrocarburi policiclici aromatici e specie reattive dell'ossigeno che aumentano la regolazione delle metalloproteinasi della matrice, riducono la sintesi del collagene e promuovono l'accorciamento dei telomeri; studi epidemiologici mostrano un'incidenza di carcinoma squamocellulare da 1.5 a 2 volte maggiore nei fumatori rispetto ai non fumatori. Di conseguenza, la pelle può sviluppare secchezza, arrossamento, iperpigmentazione, rughe o neoplasie. La protezione riduce questi effetti avversi e preserva la funzione barriera.

In che modo le abitudini quotidiane possono proteggere la pelle?
La protezione solare è l'intervento più studiato. Una protezione solare ad ampio spettro con SPF 30 o superiore, applicata in un sottile strato sulle zone esposte e riapplicata ogni due ore, riduce l'eritema e il fotoinvecchiamento indotti dai raggi ultravioletti. Cercare l'ombra e indossare indumenti protettivi riduce ulteriormente l'esposizione. Una detersione delicata con acqua tiepida e detergenti delicati rimuove gli inquinanti senza danneggiare la barriera cutanea. Idratanti contenenti ceramidi o vaselina ripristinano i lipidi e prevengono la perdita d'acqua transepidermica. Smettere di fumare e un'adeguata idratazione favoriscono la guarigione delle ferite e l'integrità del collagene.
La dermoscopia migliora la diagnosi precoce?
. Dermatoscopio IBOOLO fornisce un ingrandimento polarizzato 10X e può rivelare cambiamenti subclinici della pigmentazione, modelli vascolari o alterazioni della scala prima che siano visibili a occhio nudo. IBOOLO DE-4100 PRO è attualmente il dermatoscopio più completo offerto da IBOOLO, offrendo un eccellente supporto per lo screening precoce del cancro della pelle. Il DE-4100 Pro offre quattro modalità di illuminazione: polarizzata, non polarizzata, polarizzata ambra e luce UV. La luce polarizzata consente l'osservazione dello strato dermico della pelle, mentre la luce polarizzata ambra è progettata per adattarsi a diverse tonalità di pelle e visualizzare meglio i bordi delle lesioni cutanee. La luce non polarizzata viene utilizzata per esaminare lo strato epidermico, mentre la luce UV viene impiegata per rilevare disturbi della pigmentazione e infezioni fungine.

Quali anomalie della pelle dovrebbero indurti a consultare un medico?
Richiedere assistenza medica per qualsiasi lesione che cambi dimensioni, colore o consistenza, o che presenti sanguinamento, essudazione o ulcerazione persistente. Tra queste, placche eritematose in rapida espansione che possono essere un segnale di cellulite, aree purpuriche o necrotiche che suggeriscono una vasculite e vesciche o erosioni diffuse che possono essere manifestazioni precoci di malattia immunobollosa. Inoltre, l'improvvisa eruzione di un'eruzione cutanea vescicolare dolorosa con febbre può indicare l'herpes zoster, mentre un'ulcera che non guarisce o un nodulo perlaceo che sanguina facilmente possono essere un carcinoma basocellulare. Qualsiasi lesione essudante accompagnata da disturbi sistemici deve essere valutata per escludere fascite necrotizzante o sindrome da ipersensibilità ai farmaci.






